(Foto di HannahJoe7 da Pixabay)
Testo tratto dal sito: Psiconline
“Gli adolescenti a rischio di sviluppare problemi di dipendenze mostrano differenze in una regione importante del cervello.
Lo studio supporta l’idea che la formazione biologica individuale giochi un ruolo significativo nello sviluppo o meno di problemi di dipendenze.[…] Durante l’adolescenza la persona inizia ad avere comportamenti associati con dipendenze o che suggeriscono un possibile rischio di problemi di dipendenze. Uno di questi comportamenti è l’impulsività.[..] L’impulsività si riferisce a quando noi rispondiamo, agendo in modo troppo veloce, senza considerare le conseguenze delle nostre azioni.
Mentre le persone occasionalmente agiscono impulsivamente, le persone con deficit come l’ADHD, dipendenze comportamentali o da sostanze e problemi di salute mentale come depressione o ansia, mostrano grandissimi livelli di impulsività […]
Le persone che mostravano alti livelli di impulsività erano più tendenti ad essere quelle con problemi di salute mentale, inclusi problemi di dipendenze comportamentali e da sostanze, disturbi nell’alimentazione e ADHD” ha spiegato la Dr. Camilla Nord della “MRC Cognition and Brain Sciences Unit“, capo autrice dello studio.
Questo suggerisce che l’impulsività sia un “endofenotipo“, spiegano i ricercatori; in altre parole, un set di cambiamenti comportamentali e cerebrali che aumenta nelle persone con un rischio generale di sviluppo di disturbi psichiatrici e neurologici […]
Sebbene non è possibile dire definitivamente che la diminuzione dei livelli di mielina implichi l’impulsività comportamentale, il fatto che tutti i partecipanti sono non diagnosticati con dipendenze o altri disturbi psichiatrici dimostra un collegamento di causa effetto che non era stato mai dimostrato negli studi precedenti. In futuro, le ricerche potranno aiutare a predire il rischio negli individui di sviluppare problemi di dipendenze, ma serviranno ulteriori ricerche. “
Per l’articolo completo “Gli adolescenti con dipendenze mostrano differenze cerebrali” clicca sul sito: Psiconline
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