(Foto di PublicDomainPictures da Pixabay)
Testo tratto dal sito: State of Mind
Giovani e suicidio : fattori di rischio
“Il suicidio è la seconda causa di morte in adolescenza. Tra i principali fattori di rischio ritroviamo un crescente senso di solitudine e isolamento sociale. In adolescenza, quando un giovane arriva a pensare di mettere in atto l’idea del suicidio, sta sperimentando un dolore mentale insopportabile e non riesce a trovare altre valide alternative alla morte.
Emerge un pensiero dicotomico: o il dolore si risolve immediatamente e completamente oppure l’unica scelta possibile è il suicidio. Gli adolescenti a rischio di suicidio presentano una forte ambivalenza sia sul vivere o morire, sia sul farsi aiutare o negare tale aiuto, quindi, i repentini cambiamenti di idea tra il farsi aiutare e rifiutare il sostegno creano evidenti difficoltà a chi cerca di dare loro un appoggio (Pompili, 2009) […]
I fattori di rischio maggiormente riscontrati sono: fattori genetici, basso livello socio-economico, problemi familiari, abuso fisico, depressione e abuso di sostanze (Clerici et al., 2016).
Un aspetto da prendere in considerazione in considerazione in questi ultimi tempi in cui la società è notevolmente cambiata rispetto al passato, è il concetto di solitudine, che non riguarda solo i giovani, ma anche gli adulti […]
Solitudine e noia sono alla base di una serie di possibili disturbi: depressione, disturbi di personalità, dipendenze comportamentali (cibo, internet, etc.), psicosi e psicopatia. Spesso la loneliness porta a sviluppare stati depressivi ed è difficile che gli altri si accorgano di tale condizione. Il soggetto si sente “senza speranza” (hopelessness), non crede più di poter ricevere aiuto dall’altro, e soprattutto, non spera più in se stesso […]
I mediatori psicopatologici che portano più spesso al suicidio sono: la depressione, la paranoia e i disturbi di personalità.
Per l’articolo completo “Giovani e suicidio : fattori di rischio” vai sul sito di State of Mind
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